La figura della Consigliera di Parità

 


La  Consigliera Nazionale di Parità, è una figura istituita per promuovere e controllare i principi di uguaglianza e non discriminazione tra uomini e donne nel mondo del lavoro.

Viene nominata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali tra persone che sono in possesso di specifiche competenze ed esperienza pluriennale nel settore delle pari opportunità e nel mercato del lavoro.

Il suo mandato dura 4 anni e può essere rinnovato soltanto una volta.

La consigliera Nazionale di Parità è una componente del Comitato Nazionale di Parità e coordina la Conferenza Nazionale dei Consiglieri e Consigliere di Parità regionali, delle città metropolitane ed enti delle aree vaste, il tutto svolto in un' ottica di collaborazione e di rafforzamento del sistema per accrescere l'efficacia di azione sui territori.

La sua funzione  è quella di valutare casi di discriminazione sul luogo del lavoro, promuovere attività di promozione delle pari opportunità, anche collaborando con organismi nazionali che si occupano di lavoro, formazione e conciliazione.

Nello svolgimento del suo ruolo, la Consigliera , offre un servizio di consulenza gratuito, riservato ed anonimo (se richiesto). Questa figura è legata al segreto professionale. 

Va precisato però, che in presenza di reati, il suo ruolo, diventa quello di pubblico ufficiale ed è tenuta a segnalare i reati alle autorità giudiziarie competenti.


Si possono rivolgere alla figura della Consigliera:

- uomini/ donne che ritengono di aver subito discriminazioni sul luogo di lavoro.

- delegati sindacali e avvocati.

- enti pubblici ed aziende che vogliono promuovere progetti di pari opportunità.


Attualmente nel 2022:

1) La Consigliera Nazionale di Parità con sede a Roma, presso il Ministero del Lavoro e Politiche Sociali è Francesca Bagni Cipriani. : consiglieranazionaleparita@lavoro.gov.it

2) La Consigliera del Veneto con sede a Venezia è Francesca Torelli : consigliera.parita@regione.veneto.it

3) La Consigliera di Belluno: Flavia Monego. consiglieraparita@provincia.belluno.it

4) La Consigliera di Treviso: Tiziana Botteon. consiglieraparita@provincia.treviso.it

Elisa Lapaglia

FlashMob Treviso 24/11/22 in occasione della giornata contro la violenza sulle donne


 

Ebo e CONTRIBUTO SOSTEGNO Paternità/Maternità (Una Tantum)

 Buongiorno a tutti ,

Vi comunico che EBO, Ente bilaterale occhialeria, ha sottoscritto un accordo con le aziende dell'occhialeria per offrire un Bonus di 400 euro a tutti i lavoratori a tempo INDETERMINATO dipendenti del settore, che sono in procinto di diventare genitori, anche adottivi.

Il contributo spetterà ad un solo genitore per ogni figlio.

I fondi verranno versati in base ad una graduatoria, fino ad esaurimento dei fondi stanziati.

i Requisiti sono:

-Contratto part-time o full time indeterminato, non in prova, in aziende che applicano il CCNL dell'Occhialeria e in regola con il versamento dei contributi all' Ente Bilaterale.

-Isee riferito all'anno precedente inferiore a 30.000 euro.

-La domanda deve essere presentata nel sito www.entebilateraleocchialeria.it entro 60 gg. dall'evento/nascita. Le credenziali di accesso al sito vengono fornite dalle aziende. 

 La risposta alla presentazione della domanda verrà valutata da una Commissione e verrà comunicata entro 90gg. dalla presentazione della stessa.


Il contributo sarà erogato SOLO alle seguenti condizioni:

-Compilazione corretta della domanda online.

-Invio documento di identità del soggetto che presenta la domanda.

-Invio certificato di nascita e codice fiscale del bambino per il quale si richiede il contributo, oppure in caso di adozione, l'ordinanza di pre-affidamento del Tribunale dei Minori.

-Invio Isee in corso di validità.

La modalità di erogazione avverrà tramite bonifico sul conto corrente inserito nel modulo di richiesta.



 Elisa Lapaglia

Ieri come Oggi, Conferenza del 15/11/2022



In questa conferenza si è voluto parlare di come si intende gestire il problema della violenza sui luogho di lavoro e non solo. 

Il primo punto trattato è stato quello 
della violenza sulle donne nella vita privata, che ha dei risvolti negativi anche nell'ambito lavorativo.
Ci sono stati dei movimenti nelle contrattazioni aziendali per tutelare le persone che subiscono violenza e proteggerle. 
In alcuni contratti aziendali, soprattutto in aziende con più sedi, oppure che lavorano in cooperazione tra di loro, se si subisce violenza, si può far affidamento su un trasferimento di sede e sul mantenimento del proprio posto di lavoro per potersi garantire una nuova forma di indipendenza e di libertà.

Spesso, le donne, sia che subiscano violenza oppure no, quando iniziano nella loro vita a svolgere il ruolo di genitore oltre che di lavoratore, devono richiedere dei contratti part-time, che infondo, non garantiscono una reale sussistenza. Inoltre, se hanno situazioni familiari pesanti, il più delle volte sono costrette a subire condizioni di disagio. 
Si punta infatti a migliorare le condizioni salariali dei contratti part time. 

Un dato piacevole, è stato notato per quanto riguarda la paternità, di fatti è stato riscontrato un aumento di uomini che richiedono il part time per poter  partecipare maggiormente alla vita familiare. 

Il secondo punto ha riguardato l'importanza della sicurezza e della protezione sui luoghi di lavoro e non di meno, anche della formazione. 
Poiché è proprio dall'aspetto formativo del lavoratore che si garantisce ad esso, la capacità di diminuire le disuguaglianze sociali attraverso la creazione di una cultura, che possa permettere al lavoratore di aspirare a crearsi di condizioni migliori e basate su scelte più consapevoli. 

Infine l'avvocatessa Bellumat ha spiegato le varie forme di discriminazione che si possono subire (rimando all'articolo presente in questo blog per evitare ripetizioni Che cos'è la discriminazione)  Alcune categorie di lavoratori possono essere maggiormente soggette a forme discriminatorie o di molestie, ad es. I lavori in cui si maneggia denaro, i lavori sociali o di ispezione, i lavori con soggetti disturbati, i lavori in isolamento, i lavori a turni e i lavori in zone ad alto rischio di criminalità. 

Si è trattata infine l'importanza delle figure di aiuto in caso si subiscano forme di violenza. 
Nelle strutture aziendali hanno ruolo importante le RSU (ove presenti) che possono aiutare i lavoratori ad uscire da situazioni di disagio, di cui spesso tacciono per la paura di esporsi direttamente. Statistiche dimostrano che più dell'80% delle persone non denuncia situazioni di abuso per paura.
Nel momento di appoggio ad una rsu, o un sindacato, la privacy è garantita. 
Le altre figure di cui si è parlato sono quelle della Consigliera di Parità ( La figura della Consigliera di Parità )


Alla fine del seminario, si è ricordata l'importante data del 25 Novembre 2022: La Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne. 

Elisa Lapaglia


Le donne della UILTEC: Daniela Piras

La nostra nuova Segretaria Generale Uiltec, Daniela Piras, eletta a Bari, nel congresso nazionale tenutosi il 5-6-7 Ottobre 2022, ci offre l'esempio concreto di quanto il nostro sindacato si stia impegnando su molti fronti del mondo lavorativo per dare un concreto aiuto ed esempio, compreso quello della  parità di genere


Per chi fosse interessato, allego una piccola intervista riassuntiva dei temi caldi del congresso, fatta al Segretario generale Pierpaolo Bombardieri e in cui parlerà anche la neo eletta Segretaria, Piras Daniela

 Elisa Lapaglia

Cos'è la discriminazione sul lavoro?


Che cos'è e quando si parla di discriminazione sul luogo di lavoro?

La discriminazione è un comportamento con valenza negativa, volto ad escludere, in maniera ingiustificata un soggetto da una specifica opportunità.

Questa può essere subita dal lavoratore in diverse forme :

-discriminazione di razza, lingua, sesso. 

-discriminazione di convinzioni personali, handicap, età ed orientamento sessuale. 

-discriminazione di maternità, paternità, anche adottive e relativi diritti connessi. 

-discriminazione di genere.

-molestie sessuali.

-discriminazione sindacale.


É importante sottolineare la differenza tra Molestia e Discriminazione. 

La prima è un atto esplicito che mira a intimidire e violare la dignità del soggetto e può avere sfondo sessuale o psicologico. 

La seconda invece per essere definita tale, ha bisogno di un metro di paragone, cioè la discriminazione avviene sul confronto tra categorie esplicite di riferimento. 


Le discriminazioni possono avvenire in maniera:

Diretta (es. Offese o atti espliciti). 

Indiretta (es. Posizioni lavorative aperte per entrambi i generi, ma impossibili da svolgere per questioni di orario alle lavoratrici madri). 

oppure in apparenza neutra, ma che in realtà causano uno svantaggio lavorativo alla persona. 

(es. Trasferimenti in sedi lontane e scomode per il lavoratore dopo rientri da lunghe malattie o maternità). 

Le forme di discriminazione sono soggette a sanzioni. 

Per qualsiasi dubbio o domanda, 

contattaci!

Elisa Lapaglia


La figura della Consigliera di Parità

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